
Tra i disagi della neve alla circolazione ci sono anche quelli per chi si muove con mezzi privati. Pensiamo alla classica scivolata sul ghiaccio o alla caduta di un albero sulla macchina
parcheggiata. Che cosa prevede la legge sui rimborsi neve in queste ipotesi? A chi chiedere l’eventuale risarcimento?
Se la neve ghiacciata cade da un tetto o un cornicione, provocando danni alle auto parcheggiate o peggio ancora lesioni personali ai passanti, i proprietari dei tetti che non sono stati
preventivamente ripuliti dalla neve deposita, rispondono in solido ai sensi dell’ex art. 2051 del Codice Civile ci si può rivalere contro il proprietario o amministrazione condominiale. Se si è
vittima di questo tipo di incidente si consiglia di contattare la Polizia ed eventualmente cercare testimoni.
Altra ipotesi possibile è quella della persona che scivola a causa del ghiaccio. L’orientamento dominante è il seguente: anche se in linea di massima è vero che l’amministrazione è responsabile
per la manutenzione delle strade, se la lastra di ghiaccio è visibile o poteva essere comunque evitata con un minimo di diligenza, non è dovuto alcun risarcimento. Sarà più facile chiedere il
rimborso per caduta sulla
neve se si scivola sul ghiaccio di notte, su una strada poco illuminata ad esempio. Se la caduta causa neve o ghiaccio avviene nel tragitto casa-lavoro, si può configurare infortunio
in itinere e quindi si potrà chiedere risarcimento all’Inail.
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